giovedì 2 agosto 2012
Conti Deposito: nuove tasse in arrivo
Anche i Conti Deposito, che fino a poco tempo fa erano rimasti fuori dai giochi delle nuove tasse e mi riferisco in particolar modo ai vari aumenti dei bolli statali in base alla consistenza del patrimonio nel dossier titoli, non sono stati risparmiati dalla scure di Monti che con il Decreto sulla semplificazione fiscale ( Decreto Legge 2 marzo 2012, n. 16 ) prevede l’introduzione di una nuova imposta.
Finora i Conti Deposito prevedevano una imposta di bollo di 14,62 euro nel momento dell’apertura del conto da parte del sottoscrittore e normalmente se ne faceva carico la banca stessa.
Poi avevamo un’altra imposta di 1,81 euro, anch’essa di solito coperta dalla banca, prevista per gli estratti conto periodici relativi a un saldo superiore a 77,47 euro.
Infine l’aliquota del 20% a partire dal 1° gennaio 2012 sugli interessi maturati, prima era del 27%.
La novità introdotta prevede un’ulteriore “tosata” pari allo 0,1 % del saldo medio annuo del conto per il 2012 con un minimo di 34,20 euro ed un massimo di 1200 euro.
Dal prossimo anno passeremo allo 0,15% sempre calcolato sul saldo medio annuo con un minimo di 34,20 euro ma stavolta niente più tetto massimo!
E’ chiaro che questa nuova tassa mina alla base quello che era la caratteristica principale dei Conti Deposito cioè zero spese, perché comunque le altre tasse finora erano state pagate allo Stato dalla banca stessa pur di raccogliere sul mercato più capitali e clienti possibili.
Questa volta sarà difficilmente digeribile vista la consistenza delle cifre in ballo.
Come stanno reagendo le banche di fronte a questa novità?
Ad oggi Rendimax, che aveva già confermato ai clienti la filosofia zero spese per tutto il 2012 sobbarcandosi le spese, ha comunicato in questi giorni che manterrà anche per tutto il 2013 questa condizione.
Non è così invece per CheBanca! E Conto Arancio che sempre in questi giorni stanno avvisando la clientela che caricheranno questa nuova imposta direttamente sul cliente finale.
Con Conto Arancio è però possibile evitarlo accreditando lo stipendio o la pensione o mantenendo una giacenza media annua pari o superiore a 5000 euro.
Si segnala infine che YouBanking del Gruppo Banco Popolare ha già stabilito che fino almeno al 30 giugno 2015 non applicherà questo nuovo balzello.
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